Otranto, oppure Otràntu in dialetto salentino, è una splendida cittadina dai molti primati che vi convinceranno a trascorrervi almeno un week end: è il comune più orientale d’Italia, è stato riconosciuto come Patrimonio Culturale dell’Unesco, fa parte de I Borghi più Belli d’Italia.
Se avete ancora qualche incertezza, sappiate che ha una cucina sopraffina fatta di ricette di una volta con prodotti del mare e della terra sapientemente combinati tra loro.
Otranto è riuscita a preservare nel tempo il borgo antico e si può perfettamente affermare che oggi la parte storica della città si presenta come era un tempo.
La scelta migliore, per visitare la città è entrare attraversando la Porta di Terra, a questo punto vi troverete in un labirinto di viuzze e vicoli lastricate in pietra viva. Raggiungendo Corso Garibaldi prenderete subito contatto con la vivacità commerciale della città, in questa via infatti vi sono innumerevoli piccoli negozi, locali e botteghe artigiane aperti fino a tarda sera che offrono oggettistica e souvenir del luogo. Percorrete tutto corso Garibaldi e intercettate via Castello che vi porterà direttamente al Castello aragonese, l’antica fortezza militare che oggi è uno dei simboli più rappresentativi della città.
Si accede al Castello, percorrendo un ponte che supera il profondo fossato che circonda la fortezza. Nel cortile interno si affacciano numerosi ambienta e tra questi la Sala Triangolare con una suggestiva copertura a volta.Non mancate di visitare la Cappella con i suoi pregevoli affreschi.
Particolarmente suggestivi sono i sotterranei del Castello con un fitto intrigo di cunicoli e gallerie di notevole valore storico. Al secondo piano si trovano gli ambienti dove si collocavano i cannoni e in copertura si possono seguire i percorsi di ronda con le fitte feritoie.
Dal Castello seguendo via Basiliano e poi via Basilica si giunge alla Cattedrale di Santa Maria Annunziata, chiesa dall’immenso valore artistico e storico. Ponetevi difronte alla facciata della chiesa per ammirare il bellissimo portale barocco e il rosone rinascimentale, se potete cercate di giungere verso l’ora del tramonto, i raggi inclinati esalteranno i volumi e la plasticità del portale e del rosone. L’interno della Chiesa è a tre navate scandite da archi su colonne, guardate verso il pavimento, sarete sicuramente colpiti dal grande mosaico, un capolavoro che ripercorre l’esperienza umana dal peccato originale alla salvezza. Questo mosaico, l’unico pavimento musivo di epoca normanna rimasto integro, è ritenuto un’enciclopedia del cristianesimo.
Adesso dirigetevi verso il presbiterio, la cripta che si snoda nell’area sottostante si caratterizza per le 48 campate sorrette da 70 colonne, semicolonne e pilastri, tra questi ammirate anche gli affreschi medioevali che la cripta conserva.
La Cappella dei Martiri si trova alla fine della navata destra, in essa sono conservati i resti degli ottocento abitanti di Otranto massacrati e decapitati dai turchi, nel 1480, per non avere rinnegato la fede cristiana, alle spalle dell’altare è conservato il “sasso del martirio” utilizzato per la decapitazione dei Santi Martiri.
Uscendo dalla Cattedrale immettetevi nuovamente su Corso Garibaldi e intercettate via San Pietro; fra le numerose chiese presenti ad Otranto, la chiesetta di San Pietro è quella più antica, è un edificio a croce greca famosa per la ricchezza degli affreschi.
Dalla Chiesa di San Pietro sarà piacevolissimo giungere al porto e passeggiare guardando il mare illuminato dagli ultimi raggi del sole. Una buona cena è la conclusione ideale del nostro tour in città. La gastronomia è di antichissima tradizione, le materie prime freschissime e il pesce è ottimo. Provate la tipica zuppa di pesce locale oppure le linguine con la seppia e la mollica soffritta ma non dimenticate di ordinare un ottimo vino salentino.