Dal 17 al 30 maggio il Lug Centro culturale ex Macello di Corsano, in provincia di Lecce, ospita la residenza artistica, ideata e realizzata da Tarantarte con il sostegno del Ministero della cultura e di SIAE, nell’ambito del programma “Per Chi Crea”. Stage intensivi, attività didattiche e performative con Maristella Martella e le insegnanti di Tarantarte, Roberto Castello e Vincenzo Santoro e una restituzione finale.
Venerdì 7 maggio alle 11 in diretta streaming su Facebook e YouTube (@danzarelaterra) si terrà l’incontro di presentazione di “Danzare la terra Pro”. La residenza artistica riservata a otto danzatrici e danzatori under 35, ideata e realizzata da Tarantarte con il sostegno del Ministero della cultura e di SIAE, nell’ambito del programma “Per Chi Crea”, sarà ospitata dal 17 al 30 maggio negli spazi esterni e interni del LUG Centro Culturale Ex Macello di Corsano, in provincia di Lecce.
All’incontro parteciperanno i curatori Maristella Martella, direttrice artistica e coreografa della compagnia Tarantarte, e Roberto Castello, fondatore dell’associazione ALDES, tra i massimi esponenti e sperimentatori della danza contemporanea in Italia che, durante la residenza, terranno stage intensivi, attività didattiche e performative insieme alle insegnanti della scuola Tarantarte, e Vincenzo Santoro,responsabile del Dipartimento Cultura e Turismo delll’Anci – Associazione nazionale dei Comuni italiani, apprezzato studioso di musica popolare, che curerà invece un incontro di approfondimento.
Dopo l’analisi dei curricula e delle esperienze maturate delle oltre quaranta candidature giunte alla open call, sono stati selezionati a partecipare Francesco Bax, Francesca Chiatante, Riccardo Cananiello, Silvia Ciardo, Lucrezia Gabrieli, Umberto Gesi, Monia L’Abbate, Claudia Sarcinella.
Sabato 29 e domenica 30 maggio in programma due appuntamenti di “restituzione” del lavoro svolto durante la residenza che intende offrire strumenti teorici e pratici a coloro che si avvicinano allo studio e alla interpretazione dei riti del Mediterraneo attraverso il linguaggio coreutico al fine di supportare la creatività dei giovani artisti. Il progetto, dedicato alla creazione e ricerca coreografica, vuole recuperare l’importanza del rito che da sempre è presente nelle comunità del sud Italia e del Mediterraneo. La ritualità che crea legami e costruisce ricchezza sociale in un territorio che di sé ha ancora tanto da scoprire.