Giovedì 20 febbraio (ore 18 – ingresso libero) il Museo Castromediano di Lecce ospiterà la presentazione del catalogo della mostra “Lampante. Gallipoli, città dell’olio”.
Un racconto che, per tutta l’estate ha celebrato nel Castello di Gallipoli, “l’oro liquido” che, dall’inizio del XVI secolo, permise alla città jonica di divenire la maggiore piazza europea per la produzione e la commercializzazione di olio lampante, “illuminando” le grandi Capitali europee come Parigi, Londra, Berlino, Vienna, Stoccolma, Oslo, Amsterdam e intrattenendo, con le stesse, ricchi commerci e scambi culturali. Oltre ai curatori Luigi Orione Amato, Antonio Monte e Raffaela Zizzari, interverranno Luigi De Luca (direttore del Polo Biblio-Museale di Lecce), il giornalista e critico d’arte Toti Carpentieri (curatore della collaterale “Cavalieri ardenti” di Armando Marrocco) e Anna Lucia Tempesta (curatrice della sezione archeologica).
La mostra è realizzata in sinergia con l’Amministrazione Comunale di Gallipoli in collaborazione con Polo BiblioMuseale e Museo Sigismondo Castromediano di Lecce, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Lecce, Brindisi e Taranto, Teatro Pubblico Pugliese, Fondazione Lungarotti di Torgiano, Archivio Armando Marrocco di Milano, Casa Vestita di Grottaglie, Museo Italiano della Ghisa di Longiano, Festival Olioofficina di Milano, Ceramiche Fratelli Colì di Cutrofiano, Archivio dell’oleificio e saponificio L’Abbate e collezione Gualtiero Tarantino con il patrocino di Mibact, Regione Puglia, Provincia di Lecce, CNR, Università del Salento, Associazione Italiana per il Patrimonio Archelogico Industriale, Associazione Italiana Amici dei Mulini Storici, Gal Terra d’Arneo.