Alla Distilleria De Giorgi di San Cesario di Lecce proseguono le attività del progetto Alchimie. Mercoledì 18 dicembre (ore 19 – ingresso libero) spazio alla presentazione del volume “La comunità come risorsa. Epistemologia, metodologia e fenomenologia dell’intervento di comunità” (Armando Editore) di Salvatore Colazzo e Ada Manfreda. Dialogano con gli autori Raffaele G. Gorgoni e Roberto Maragliano. Negli ultimi anni anche in Italia si è sviluppata l’esigenza, in ambito pedagogico, di approfondire i temi della comunità, messa in questione da decenni di politiche liberiste che, esaltando l’individuo e le sue prerogative, fanno apparire i legami comunitari più come un impedimento che come un’opportunità. Il libro disegna il senso di una pedagogia di comunità interessata a rendere i gruppi sociali più consapevoli di sé e più competenti a interloquire criticamente e in maniera propositiva con le istituzioni.
Salvatore Colazzo è professore ordinario di Pedagogia Sperimentale all’Università del Salento, dove insegna oltre alle canoniche materie afferenti al settore, Pedagogia e didattica musicale al DAMS. Fino al 2000 è stato docente di ruolo di Storia della musica per didattica al Conservatorio di Musica “N. Piccinni” di Bari. Si occupa dei nessi interdisciplinari che legano la Pedagogia a discipline quali la medicina, la storia, la geografia e l’antropologia. Ha svolto intensa attività giornalistica. Ultime pubblicazioni: New WebQuest. Apprendimento cooperativo, comunità creative di ricerca e complex learning nella scuola di oggi (con F. Bearzi); Service learning tra didattica e terza missione (con P.G. Ellerani).
Ada Manfreda è PhD in “Scienze della mente e delle relazioni umane” (Unisalerno), ha svolto un post-doc all’Università degli studi di Foggia in “Media education, progettazione partecipata e comunità”. Abilitata professore associato, è ricercatrice all’Università di RomaTre, dove insegna Pedagogia sperimentale e tiene un Laboratorio di Scrittura creativa. Coordina EspérO, un’azienda innovativa nata nel 2009 come spin-off dell’Università del Salento, che si occupa di progettare e implementare interventi formativi complessi in contesti organizzativi e comunitari. È co-direttrice della Summer School di Arti Performative e Community Care, giunta quest’anno alla sua ottava edizione. Ultime pubblicazioni: La comunità che apprende (con S. Colazzo e S. Patera); Formare lo sguardo: valorizzazione del paesaggio e sviluppo del territorio.
Giovedì 19 dicembre (ore 20:30 – ingresso libero) Enza Pagliara e Dario Muci, in collaborazione con Astràgali Teatro, proporranno “La Santa Allegrezza – Canti e racconti del Natale nella tradizione popolare salentina”. Un viaggio di parole e musica che da Betlemme ci porterà nelle nostre case, al profumo di pittule, ai suoni della pastorale. Un viaggio per rivivere insieme la magia di quella notte, in compagnia di pastori, magi e “Mamminieddhi zuccarati”. Prima del concerto, come ogni giovedì (dalle 16 alle 20), inoltre, nella Sala uffici appuntamento con il “microfono aperto” dell’Archivio Sonoro di Comunità a cura di Teatro Zemrude.
Venerdì 20 dicembre (ore 19 – ingresso libero) lo scrittore Antonio Errico presenterà, dialogando con Fabio Tolledi, il nuovo romanzo “Peccata” (Manni Editori). Le confessioni di dieci donne e dieci uomini si intrecciano in un Sud senza tempo tra amore e sofferenza, dannazione e salvezza, menzogne e desideri. Un romanzo corale, con la vita che scorre in un tempo senza tempo e dieci figure di uomini e donne che confessano le proprie colpe, il male di vivere, le passioni. Sono esistenze che si perdono per sempre in un paese innominato a sud del Sud, dentro un’abbazia, mentre fuori cade la neve e infuria una battaglia. Le storie nella Storia si incontrano e si confondono in una realtà ingovernabile e senza scampo, in pagine forti di luci, colori, tenebre, sofferenze, deliri, furori. La scrittura, con il ritmo di un poema, avvince il lettore che, nell’intreccio, scopre anche l’amore, felicità e dannazione, salvezza e rovina insieme, forza incontrollata, incontrollabile, assoluta. E poi riconosce la morte e la verità insieme alla menzogna e al desiderio e al turbamento. Pagina dopo pagina, chi legge si confronta con le proprie certezze, con le incertezze, con il senso che ciascuno attribuisce alla parola destino.