Il rito del carnevale Dauno affonda le sue radici in un lontanissimo passato,le scene rappresentate sulle Stele Daunie, VII e VI a. C testimoniano la presenza di riti che potrebbero far presagire quelli dionisiaci o baccanali, a queste tradizioni si ispira il Carnevale Sipontino, che riprende fulgore nel primo dopoguerra per diventare più spettacolare nel secondo con la denominazione di Carnevale Dauno, dichiarato, dalla Regione Puglia, “manifestazione di interesse regionale” e associato alla Federazione Europea Città del Carnevale.
La maschera tipica del Carnevale rappresenta un allegro contadino chiamato “Ze Pèppe”. La leggenda narra che sia giunto in città alla guida di un carretto per divertirsi con la gente del luogo.
Ze Pèppe gira per le strade seminando allegria e spensieratezza, rastrella schiere di burloni che lo seguono nelle sue scorribande dietro a belle donnine, scolando fiaschi di vino, come originale medicina a tenerlo allegro e pimpante.
Si narra che sul finire della festa, dopo avere esagerato nei divertimenti, abbia preso l’influenza e sia morto durante i festeggiamenti carnevaleschi del martedì grasso.
Negli anni 50, il fantoccio di Ze Pèppe, confezionato magnificamente dai braccianti del luogo, apriva il lungo e festoso corteo di biciclette organizzato per dare il via ai festeggiamenti.
Durante tutte le feste carnevalesche Ze Pèppe è il re della città, pervade di ilarità e spensieratezza tutto il paese, deridendo miseria e soprusi. È l’ospite d’onore tanto atteso nelle “socie”, serate da ballo mascherate organizzate da “u chèpe ‘ndreje”, persona nota e temuta, con regole che i soci sono tenuti a rispettare e a far rispettare agli avventori mascherati che la frequentano.
Gli eventi che, ogni anno richiamano migliaia di spettatori sono: la sfilata dei carri allegorici, opere memorabili, frutto dell’ingegno dei maestri cartapestai, in perfetto equilibrio tra tradizione e innovazione tecnologica e la Sfilata delle Meraviglie, vero e proprio gioiello della Manifestazione, unico nel suo genere.
La Sfilata delle Meraviglie, è un evento che ha ricevuto il patrocinio dell’Unicef. Coinvolge oltre tremila bambini delle scuole elementari e materne e si svolge nella prima domenica di carnevale. Se i bambini, con la loro vivacità e allegria sono gli unici protagonisti di questo singolare raduno, nell’ombra, per diverse settimane insegnanti e genitori si confrontano al fine di mettere sulla scena un tema scelto, utilizzando tanta fantasia e i più disparati materiali, dalla cartapesta al tulle, dall’organza alla carta, fino alla plastica e al vetro, per dare forma a costumi e maschere. Insomma è una mobilitazione generale nelle famiglie, nelle scuole e in tutta la città, ma per dare il benvenuto a “Ze Pèppe Carnevèle” si fa questo e altro!