Piccolo borgo medievale, arroccato su una costa alta e rocciosa e affacciato su un mare dalle mille sfumature, Polignano a Mare rappresenta una sintesi perfetta tra arte e natura.
Qui nasce uno dei più grandi artisti della musica italiana, Domenico Modugno e qui si trova il museo intitolato a Pino Pascali, nato da genitori polignanesi, tra i più rappresentativi artisti italiani della Pop Art.
Vicoli, case bianche e cortili esplodono di colori e profumi, le terrazze sono a strapiombo sul mare; tutto sembra essere un richiamo alla contemplazione, un omaggio che si offre alla fantasia dei poeti. È per questo motivo che il FAI (Fondo per l’Ambiente Italiano) ha inserito Polignano tra i siti da non dimenticare.
Passeggiare tra i suoi vicoli significa imbattersi a ogni angolo in scorci mozzafiato, sorpresi dalla vista improvvisa del mare che interrompe il susseguirsi di case dal sapore mediterraneo.
L’Arco della Vecchia Porta, oggi detto Arco Marchesale, costituiva fino al XVIII secolo l’unico accesso al borgo. Un tempo dotata di ponte levatoio, la porta conserva ancora oggi i fori che azionavano le catene del ponte e le scanalature della grata di ferro; sulla volta dell’arco è conservato un dipinto rappresentante la Crocifissione, realizzato nel Medioevo.
Da qui ci si immette nella piazzetta Fulvia Milani Perotti, dedicata alla nobildonna e scrittrice, discendente dei signori di Polignano.
Da questo momento si può decidere di perdersi nelle stradine del centro storico, tra piccole case e corti imbiancate a calce e incantevoli terrazze a strapiombo sugli scogli.
Molti sono i luoghi di culto che meritano una visita, come la Chiesa di Santo Stefano, costruita nell’Alto Medioevo sul bastione omonimo dove, per secoli, si riunivano in preghiera e in matrimonio le classi più umili della città. La Chiesa Matrice, ex cattedrale, consacrata nel 1295 a Santa Maria Assunta, era invece il luogo di culto “riservato” ai nobili e alle classi più agiate. Al suo interno si conserva il prezioso presepe artistico di Stefano da Putignano, realizzato nel tardo Medioevo, e due importanti sculture dello stesso autore: la Pietà e la Madonna col Bambino. Pregevole, inoltre, il polittico di Bartolomeo Vivarini del XV secolo, conservato nella sacrestia.
Continuando la passeggiata nel centro storico, si può visitare la Chiesa del Purgatorio, edificio barocco costruito nella prima metà del XVIII secolo, che conserva numerosi dipinti e un organo di fattura napoletana. Altro luogo di culto di interesse è la Chiesa di Sant’Antonio, costruita alla fine del XVI secolo, un tempo rifugio per gli appestati nei periodi di epidemie; Vi si conservano un coro del 1768 e prestigiose tele del Seicento.
Proseguendo verso piazza Vittorio Emanuele II, ci si imbatte nel Palazzo dell’Orologio, di origine medievale, un tempo sede dell’Università. Gli ambienti al piano terra ospitavano depositi di olio e altre vettovaglie, mentre la parte retrostante era adibita a carcere. I rimaneggiamenti di epoca barocca, riconoscibili negli ornamenti scultorei sulle finestre, ne occultano l’origine medievale.
Interessante è l’orologio installato nella seconda metà del Settecento, ancora oggi caricato a mano per scandire i momenti lavorativi o di festa della città.