Il percorso della via Appia in Puglia è quel tratto dell’antica “Regina Viarum” che giunge fino a Brindisi seguendo un meraviglioso cammino nel tempo e nella storia.
L’imponente asse viario è tracciato nel 321 a.C. per permettere gli spostamenti delle truppe romane verso il meridione; successivamente il tracciato fornì anche un collegamento diretto, con la Grecia, l’Oriente e l’Egitto, di vitale importanza per il commercio ma anche per la diffusione della lingua greca e in genere dell’arte e della letteratura ellenica.
In seguito durante il governo di Traiano si realizza la via Appia Traiana, un’utile diramazione trasversale per collegare Benevento con Brindisi.
Proponiamo di incominciare il nostro cammino lungo l’Appia antica da Spinazzola, una cittadina posta ai confini con la Basilicata.
Spinazzola è un prezioso scrigno di tesori che conserva con cura, non mancate di visitare l’Ospedale dei Templari, per l’accoglienza e la cura dei pellegrini e dei crociati, i resti dell’antico Castello e le numerose chiese sparse per il centro storico e poi immergetevi nel bellissimo territorio circostante per visitare le cave di bauxite e l’incredibile paesaggio con tutte le mille sfumature di colore che vanno dal rosso all’arancio e al rosa che si fondono con tutte le sfumature del verde.

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Attraversando il bellissimo territorio delle murge si giunge nella città di Gravina in Puglia.
A ridosso della città, sul Colle Botromagno, si trova un ricchissimo giacimento archeologico un vero e proprio Parco di grande interesse scientifico. Si consiglia l’accesso dalla strada di fronte al Parco Bruno.
Nella zona si possono vedere capanne e frammenti di ceramica in stile japigio, abitazioni del VI sec. a.C. ornate con terrecotte architettoniche, sepolture a fossa e tombe a camera con relativi corredi funerari e resti delle fornaci per la produzione di vasellame e laterizi.
Seguendo il percorso del fiume Gravina, lungo le sponde sono ancora visibili le grotte che nel medioevo erano utilizzate come abitazioni o luoghi di culto.
Numerose sono le chiese rupestri sparse nel territorio, non mancate di vedere quella di San Michele delle Grotte, una bellissima chiesa a cinque navate scavata in un unico grande masso di tufo. Una volta entrati, sollevate lo sguardo per ammirare la volta, un unico blocco di pietra sorretto da 14 colonne naturali.
Un’altro particolare tipo di chiesa è la chiesa-grotta Santa Maria della Stella nei pressi del sito archeologico Padre Eterno, lungo il ponte che portava l’Appia antica dentro la città. Ulteriori chiese rupestri sono la Cripta del Padre Eterno e il complesso delle Sette Camere.
Continuando il nostro percorso dopo circa 12 km giungiamo ad Altamura dove possiamo visitare la Cattedrale in stile romanico pugliese e il Museo Nazionale Archeologico ricchissimo di testimonianze che vanno dal paleolitico fino all’età tardoantica. Continuando il nostro cammino, immersi nel meraviglioso Parco Nazionale delle Gravine, giungiamo a Laterza.

Territorio delle Gravine

Territorio delle Gravine

Il centro abitato sorge tra due profonde gravine ricche di anfratti e grotte un tempo abitate, oggi rimangono numerose chiese rupestri con affascinanti affreschi religiosi.
La zona della gravina di Laterza è un territorio particolarmente suggestivo e di notevole interesse ambientale e tenendo gli occhi bene aperti, nascosti nella macchia mediterranea, si potranno scorgere volpi, istrici, donnole, tassi e cinghiali.
Nella nostra passeggiata lungo le gravine possiamo visitare le chiese rupestri, che sono veramente tante: per esempio c’è la Grotta dei Mammoci dove oltre agli affreschi troviamo anche sculture in alto rilievo, la Chiesa di Santa Caterina ad aula unica e absidata, la Chiesa di Sant’Eligio con due notevoli affreschi che rappresentano Sant’Eligio e San Lorenzo martire e la Chiesa di San Vito posta sul ciglio della gravina, presenta una zona semipogea e un’altra completamente scavata nel banco di roccia.
Percorrendo pochi chilometri arriviamo a Massafra.Il territorio di Massafra è ricchissimo di storia, la città ha saputo difendere e mantenere nel tempo le preziose testimonianze di un passato lontanissimo come per esempio quelle che si trovano nella gravina della Madonna della Scala.
In questo incantevole territorio, ricco di una vegetazione unica, sono state scavate nel tufo, delle grotte utilizzate come abitazioni.
Nel tempo ha preso forma un vero e proprio villaggio rupestre. In alcuni casi le abitazioni erano costituite da una semplice grotta in altri avevano una struttura molto articolata come per esempio nella dimora detta del Mago Greguro, un affascinante complesso di ben dodici grotte collegate tra loro con un fitto sistema di passaggi.

Territorio di Massafra

Territorio di Massafra

Oltre alle abitazioni in grotta, il territorio di Massafra offre la possibilità di visitare circa trenta chiese rupestri o cripte bizantine di grande interesse iconografico e architettonico.
Vi consigliamo di visitate le cripte Buona Nuova, San marco, San Leonardo, Sant’Antonio e La Candelora, perché sono particolarmente suggestive, anche se tutto il patrimonio storico/artistico legato alla civiltà rupestre e disseminato sia nel centro abitato che fuori città, è estremamente interessante e di grande valore.
Prossima tappa è Taranto, la città tra i due mari.
È d’obbligo una visita al museo archeologico con una bellissima collezione di manufatti della magna Grecia tra i quali gli splendidi ori di Taranto, una importante collezione di monili di epoca magno-greca famosa in tutto il mondo.
Il percorso continua verso Grottaglie.
La città dalle numerose grotte domina il territorio di Taranto guardando, dalla collina murgiana, il meraviglioso panorama verso il Mar Piccolo.
Grottaglie è circondata da un territorio rigoglioso, affascinante e misterioso per la presenza di numerose caverne e canyon spettacolari che un tempo, quando era diffusa l’abitudine di vivere dentro le grotte, hanno ospitato numerosi insediamenti.
Protetta e nascosta tra le tipiche lame del territorio si incontra il Santuario della Madonna delle Grazie, una suggestiva chiesa ipogea che conserva affreschi del XII secolo e un dipinto che raffigura Maria Vergine con Gesù Bambino. 

Scalinata Virgilio a Brindisi

Scalinata Virgilio a Brindisi

Esattamente sul tracciato dell’Appia Antica si trova Francavilla Fontana, la Città dei principi Imperiali e del loro imponente Castello, prezioso gioiello della città.
Addentrandoci sempre di più nel cuore del salento e seguendo l’Appia Antica giungiamo nel territorio di Mesagne.
Si tratta di un vero angolo di paradiso punteggiato dagli imponenti ulivi secolari che si snodano lungo la pianura brindisina.
Mesagne è uno dei centri storici più belli e ricchi del Salento; è una città dalle origini molto antiche perché grazie alla sua posizione fu un grande centro strategico per i messapi.
Il borgo conserva ancora testimonianze dei romani, dei longobardi, dei normanni, degli svevi e dei ricchi feudatari che nel 1500 resero Mesagne uno dei centri abitati più floridi del territorio.
E finalmente , dopo avere attraversato bellissime distese di uliveti monumentali, muretti a secco e trulli arriviamo a Brindisi, dove sulla sommità della scalinata Virgilio due colonne, un tempo, ponevano fine a questa meravigliosa e monumentale opera che è la via Appia.